Finanziamenti per le PMI in arrivo. Si tratta di un contributo per le spese effettuate per quanto riguarda “Ricerca e Sviluppo”. Il Decreto Ministeriale (in accordo con il MISE) dello scorso 31 dicembre infatti verte proprio in questa direzione. Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.
Finanziamenti per le PMI per le spese sostenute in Ricerca e Sviluppo
Si ridefiniscono i finanziamenti per le PMI. Una misura contributiva che coinvolge moltissime aziende e imprese italiane che vivono ancora l’onda lunga della “botta” economica dovuta dall’emergenza Covid. Questo contributo pero’ non è rivolto a tutti, ma solo ad alcune aree di investimento effettuate. Eccole:
- Progetti nelle aree di Ricerca e Sviluppo;
- Investimenti congiunti nell’ambito di accordi sottoscritti dal Ministero con i soggetti proponenti e con le amministrazioni pubbliche eventualmente interessate.
Tali accordi pero’ sono circoscritti. In questo discorso infatti non sono incluse aziende che non abbiano almeno due esercizi di bilancio approvati. Per poter usufruire dell’agevolazione fiscale non c’è comunque bisogno di fatturare un minimo o un massimo. Le imprese coinvolte d’altro canto non sono incluse tutte, ma si procede per aree. Il contributo infatti puo’ essere elargito solamente da:
- attività industriali;
- attività agroindustriali;
- artigianato;
- servizi di ricerca e sviluppo;
- servizi legati all’industria.
Finanziamenti alle PMI: il contributo si puo’ richiedere anche congiuntamente
Le PMI che intendono fare domanda per l’ottenimento del finanziamento, possono farlo anche in forma congiunta tra di loro (per un massimo di cinque soggetti). Come fare domanda per avere il contributo? Arrivo al punto del discorso. Per riuscire ad attivare la procedura, bisogna presentare una domanda specifica al MISE. Si tratta di una “scheda tecnica” con tutti i punti di investimento effettuati per le aree di ricerca sviluppo [SE INTENDI FARE DOMANDA CONTATTAMI].
Qual è l’iter di procedura? Il Ministero, con provvedimenti del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, procede a definire le modalità e i termini di apertura di ciascuno degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazioni. Il termine per la presentazione delle domande a valere sul secondo sportello non può essere antecedente a tre mesi dalla chiusura del primo sportello agevolativo. Come ultimo passaggio di questo iter, il Ministero, verificherà la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata.
Quali sono le valutazioni prima che il MISE elargisca il finanziamento?
Sono diversi i fattori di valutazione da parte del Ministero:
- le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
- la concreta fattibilità del progetto e la chiarezza con cui lo si porta avanti;
- se sia o meno conforme al progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
- la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
- la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.
Le agevolazioni economiche per le PMI: gli accordi con il MISE
Le agevolazioni per le PMI si elargiscono nella forma del contributo diretto alla spesa. Ci sono pero’ dei limiti e criteri:
- il limite massimo del contributo che è possibile concedere è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
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